Apparecchiare

Apparecchiare la tavola - Ricetta di TavolartegustoApparecchiare la Tavola in maniera originale e con gusto non è sempre semplice e immediato, sopratutto se ci teniamo a far bella figura. Qui di seguito alcuni consigli per Apparecchiare la Tavola in maniera semplice e  raffinata, qualunque sia lo stile che vogliate dare: dal classico al fashion.

La Tovaglia:

deve sempre avere la forma del tavolo. Le dimensioni devono consentire una caduta laterale di 30 centimetri, eventualmente di 10 centimetri se mangiate su un tavolo a fratino e volete mettere in mostra la bella fattura delle gambe. Prima di mettere la tovaglia bisognerebbe coprire il tavolo con un mollettone per proteggerlo dal calore e per attutire il rumore di piatti e bicchieri. Verificate inoltre che la tovaglia scelta sia perfettamente pulita e impeccabilmente stirata, senza quindi alcuna piega.

Nello scegliere la tovaglia tenete conto del tono, della location e dell’eventuale tema della serata:

  • Occasioni formali: lo stile classico è un must, se avete un prezioso corredo di famiglia è l’occasione giusta per usarlo. Scegliete tessuti delicati come fiandra o lino impreziositi da pizzi e ricami; in alternativa la seta o il raso lucido, di colore neutro, bianco o ecrù.
  • Cena tra amici: esprimete più liberamente la vostra personalità. La tovaglia in lino, in cotone o in cints, può essere colorata, in tinta unita o anche stampata a più colori, con toni più o meno delicati in base al vostro gusto.
  • Tavola estiva all’aperto: scegliete un tessuto fresco di cotone o lino e riprendete i colori della natura che vi circonda, come il giallo del sole, i verdi della vegetazione e il blu del mare.
  • Per un party: va bene anche la tovaglia di carta.
  • Cena etnica o a tema: sbizzarritevi con tessuti indiani, canapa grezza, velluti lisci, patchwork sudamericani o quant’altro vi suggerisca la fantasia. Se è molto bella, potete usare anche una tovaglia di carta stampata.

Se il tavolo è particolarmente bello al posto della tovaglia si possono usare le Tovagliette all’americana, una per ogni commensale. Possono essere utilizzate anche in occasioni importanti a patto che siano di ottima qualità, bordate di pizzo o ricamate. Se il tavolo è ovale le tovagliette dovranno essere anch’esse ovali. Se il tavolo è rovinato o di vetro onde evitare che si vedano le estremità degli ospiti usate sempre la tovaglia. Possiamo inoltre utilizzare le tovagliette anche insieme alla tovaglia creando delle belle ed eleganti sfumature di colori facendo attenzione che i materiali e colori combacino con lo stile della tavola e dei piatti che abbiamo scelto.

Abbiamo inoltre la possibilità di cambiare aspetto alla tavola utilizzando i Runner, strisce di tessuto rettagolari di lunghezza variabile 120-140 centimetri e larghezza di circa 50 centimetri  che vengono posizionati a cavallo del tavolo, per ricoprire i posti tavola delle due persone sedute una di fronte all’altra. Per questo tipo di preparazione è necessario che i commensali siano di numero pari e siedano tutti lungo i lati. I runner posso essere utilizzati senza tovaglia se il tavolo è particolarmente bello, oppure sovrapposti ad una tovaglia classica che funge da base e anche qui possiamo sbizzarrirci con le sfumature di colori e contrasti a seconda dell’occasione. Se si ha un tavolo rotondo e si è in quattro si possono utilizzare due runner a forma di croce.

I Sottopiatti:

Sempre più trendy è diventato l’utilizzo di questo elemento altamente decorativo nella scenografia della tavola. Tradizionalmente era legato ad eventi e feste particolarmente importanti, caratterizzate da apparecchiature molto eleganti, ricche e formali. Tuttavia negli ultimi tempi, di pari passo con il ritorno di moda delle cene a casa, l’utilizzo dei sottopiatti si è largamente diffuso anche in occasione di cene meno ufficiali. Sempre più frequentemente, questi oggetti compaiono anche nelle cene tra amici, per dare un tocco di importanza, colore e vivacità alla tavola. Per la cena formale importante, il sottopiatto è preferibile d’argento, di rame o di peltro, utilizzando un centrino tra piatto e sottopiatto. Per una apparecchiatura più informale possiamo sbizzarrirci invece con materiali naturali come legno, bambù, vimini o sughero, possiamo inoltre optare per ceramiche o vetro colorati , lucidi, opachi, disegnati. In occasione di una cena informale può essere simpatico utilizzare sottopiatti dello stesso modello ma in due colori diversi, alternandoli nell’apparecchiatura, l’importante è che si sposino bene con colori dei piatti, della tovaglia e accessori. Il Galateo prescrive di non lasciare mai il sottopiatto da solo senza sopra almeno un piatto. Sul sottopiatto andranno posti di volta in volta tutti i piatti previsti per le portate, dall’antipasto fino al dessert, senza mai sostituire o rimuovere il sottopiatto dalla tavola. Quando il sottopiatto d’argento reca al centro il monogramma o lo stemma di famiglia, non utilizzate il centrino, in modo che la raffinata personalizzazione possa essere apprezzata durante il cambio dei piatti. Se prevedete di presentare agli ospiti il tovagliolo al centro del piatto, trovate un’idea per la legatura che crei, per colore o materiale, un richiamo al sottopiatto.

I Tovaglioli:

Il corredo da tavola classico prevede un set di tovaglioli coordinati con la tovaglia, per colori, materiale e decorazioni. Durante cene formali ed eleganti, se volete potete abbinare tovaglia e tovaglioli di colore diverso ma, possibilmente, dello stesso materiale. Se utilizzate una tovaglia in pizzo traforata, potete abbinare il colore dei tovaglioli al colore della sottotovaglia. In alternativa il tovagliolo si può abbinare al colore del servizio dei piatti. Durante le cene più informali, è possibile utilizzare anche dei tovaglioli di carta colorata da abbinare ai piatti, alla tovaglia o alla sottotovaglia, a patto che siano di ottima fattura: spessi al tatto, preziosi e particolari; piegati adeguatamente sono un’ottima alternativa al classico tovagliolo di tessuto. Se organizzate invece una tavola per bambini, allora i tovaglioli di carta sono una validissima e pratica soluzione. La posizione corretta del tovagliolo è alla sinistra del piatto, mai sotto le posate.

  • Cena formale: sistemate il tovagliolo a sinistra, piegato a rettangolo, con il lato aperto verso l’esterno, cosicché lo si possa aprire con la massima naturalezza.
  • Pranzo: piegate il tovagliolo a triangolo e posizionatelo, sempre a sinistra del piatto, con la punta e l’apertura rivolta verso sinistra.

La posizione centrale, sul piatto, si utilizza quando si presenta il tovagliolo piegato artisticamente.

Nonostante l’avversione del Galateo per la recente tendenza di Piegare i tovaglioli, che presuppone una poco igienica manipolazione dei tovaglioli, alcune figure sono semplici ed esteticamente molto piacevoli: usatele nelle cene informali!

  • Piega a calla: questa piegatura, semplice ed elegante, riproduce il fiore della calla e si realizza con tovaglioli quadrati di colore chiaro, bianchi o avorio.disponete il tovagliolo aperto davanti a voi, fate coincidere due angoli opposti ottenendo un triangolo,poi sovrapponete gli altri due angoli e ottenete un nuovo triangolo più piccolo, orientate la base verso di voi, piegate l’angolo sinistro verso l’alto facendolo sporgere oltre il lato destro del triangolo,poi ripiegatelo su se stesso e ripetete l’operazione con l’angolo destro del triangolo,volendo potete aggiungere una spiga di grano al centro del vostro fiore di calla.
  • Piega a diamante: piegate a tre il tovagliolo quadrato ottenendo un rettangolo; piegate verso il basso la metà destra del rettangolo,rovesciate la forma verso sinistra: ottenete un trapezio da cui spunta un rettangolo ripiegate i due angoli inferiori del rettangolo ottenendo un triangolo che punta in basso; piegate la figura portando la punta inferiore sinistra del trapezio a combaciare con il suo angolo superiore sinistro: ottenete un rombo, dal quale spunta a destra un rettangolo; piegate il rettangolo in modo da ottenere, sotto il rombo, un quadrato. Il diamante è pronto. Se volete potete completare la figura collocando una piccola decorazione, per esempio un mazzetto di aromi, al centro del diamante. Non collocate il tovagliolo nel bicchiere, a meno che non si tratti di un party con accessori colorati in carta, o di una tavola per bambini.

I Portatovaglioli:

In alternativa alle piegature, potete realizzare artistiche legature: dal semplice nastro in morbido raso al prezioso portatovagliolo in argento o altri materiali preziosi, in osso, sughero, strass ma anche, per esempio in occasione di una cena rustica, una ciambellina di pane. Molto di moda sono i portatovaglioli con le perline e del filo di ferro, potete cimentarvi voi stessi nella costruzione di questi simpatici ed eleganti oggetti, darete un tocco di originalità alla vostra tavola! Per cene informali potete utilizzate perline di plastica colorate . Per cene formali scegliete perline di legno o di swaroski o di ambra e realizzate preziose decorazioni geometriche o floreali. Se avete poco tempo utilizzate legate il tovagliolo con della rafia colorate e inserite un fiore o una spiga nella legatura.

Posizionare posate, piatti e bicchieri a tavola:

 - Ricetta di Tavolartegusto

*I bicchieri vanno messi leggermente a destra del piatto davanti ai coltelli; devono essere almeno due, uno per l’acqua (piu’ grande) e, alla sua destra, uno per il vino (piu’ piccolo); nella foto ho scelto un calice da vino bianco; se poi si servono piu’ vini aggiungiamo un calice da vino rosso a fianco al calice da vino bianco.(in questo caso per l’acqua possiamo anche utizzare un bicchiere senza stelo diverso dagli altri). Se i bicchieri sono 4 la disposizione cambia : il primo bicchiere è sempre quello da acqua posto di fronte ai coltelli a destra posizioniamo il calice da vino rosso, a fianco il calice da vino bianco e dietro un flute da spumante. Ricordatevi che prima di servire il dessert vanno tolti tutti i bicchieri che non servono. Ad eccezione di quelli per vini da dessert e ovviamente quello da acqua.

A cura di Simona Mirto   Bibliografia Il grande libro del Galateo, editrice Orsa Maggiore; Luciano Baracchini, Il Galateo a tavola; Massimo Di Paolo, art. Disporsi a tavola 2002; Pril, La cena perfetta; Oliosale & Pepe; Brunella Gasperini, Il Galateo.

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